Grazie al Dott. Piero Barberis per la conferenza “Genesi e Sviluppo del proficuo rapporto tra Promessi Sposi e Arti Visive”

Venerdì 19 giugno 2015 il Dott. Piero Barberis ha illustrato presso il Piccolo Studio dell’Abazia di Sant’Andrea, dinanzi ad un attento pubblico intervenuto numeroso a questo incontro organizzato dagli “Amici dei Musei di Vercelli“, gli intrecci che il celeberrimo romanzo “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni ha creato intorno a sé. Con esposizione chiara e incisiva, il dott. Piero Barberis è riuscito a spaziare nel breve tempo della conferenza tra arti visive e introspezioni psicologiche, condite da aneddoti e curiosità che hanno stimolato gli ascoltatori per tutta la serata.

Probabilmente il romanzo “I Promessi Sposi” è il libro più conosciuto in Italia, complice il fatto che lo si studia nelle scuole, ma il passo dal solo averlo letto sotto l’obbligo dell’interrogazione al piacere di scoprire cosa possa offrire nei campi letterari, storici e soprattutto emotivi è molto lungo. Il dott. Piero Barberis è riuscito a fornire l’input a tutto questo, proponendo dapprima riferimenti sulla genesi del romanzo che fanno apprezzare ancora di più l’autore per l’attenta ricostruzione storica dell’ambiente in cui si svolgono le vicende del romanzo, e – non da meno – la costruzione psicologica dei personaggi che – aiutati anche dalle numerose riproduzioni di quadri e disegni – ad un certo punto ci è parso di averli conosciuti da tempo, come dei vecchi amici.

La validità dell’opera di Alessandro Manzoni, come ben e più volte rimarcato dal relatore, è tale che ha influenzato – e che con tutta probabilità continuerà a influenzare negli anni a venire – diverse arti: dal cinema (ricordiamo anche, per l’aderenza al romanzo e la pregevole fattura, lo sceneggiato RAI degli anni 60, un successo che premia la qualità) alla pittura, alla musica e teatro oltre che – una delle tante curiosità – ad approdare persino tra i burattini. Quindi si tratta di un’opera in un certo senso ancora in via si sviluppo, quasi avesse preso vita propria e possa influenzare generazioni future.

Concludiamo con il consueto “grazie, a presto” rivolto al dott. Piero Barberis da parte degli Amici dei Musei di Vercelli per la gradevole e interessante serata che probabilmente invoglierà a rileggere con maggiore attenzione e piacere le varie vicende di Renzo e Lucia.

Marco Mattiuzzi

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